19 Marzo 2024

La danza, l’arte, la politica

 

Intervistiamo Eugenia Casini Ropa, critica, studiosa e storica della danza. Prima laureata del Dams di Bologna, nel 1988 scrive “La danza e l’agitprop”, che ha deciso di ripubblicare in formato digitale nel 2013.
Con lei parliamo della danza, del rapporto tra danza, digitale e sfera etico-politica.
Parliamo anche della petizione “La danza non è uno sport“, promossa da Federdanza – Agis.

Il video è frutto dell’incontro con Eugenia Casini Ropa per realizzare la rubrica BookMe di S28Mag.

La danza e l’agitprop

Eugenia Casini Ropa ha deciso di ripubblicare un suo libro del 1988, La danza e l’agitprop, in versione digitale con la casa editrice digitale Cue Press.

In questo video legge da un tablet alcune pagine del libro. Non perdere l’intervista su S28Mag

Etnico sarai tu!

Il quarto numero di S28Mag è dedicato al tema dell’intercultura. Cosa significa “immigrato di seconda generazione”? Chi sono i cittadini di uno stato? Qual è il ruolo della politica e della cultura nel capire diritti e doveri dei cittadini.

S28Mag ha affidato questo tema alla redazione di Yalla Italia, il web magazine delle seconde generazioni. La Sfida Doppia questa volta vede interagire Riccardo Bonacina, giornalista e direttore di Vita e Paolo Branca, islamista all’università Cattolica di Milano.

Su S28Mag trovi anche gli articoli di Andrea Boutros e Zeina Ayache, i due collaboratori di Yalla che hanno lavorato al progetto:
Cross Generation: che fatica
Etnico sarà tuo padre

Un paese di analfabeti?


L’Italia è un paese di analfabeti? Poco prima delle ultime elezioni aveva avuto una buona visibilità online questa intervista al linguista Tullio De Mauro, intervistato dal Fatto Quotidiano. Secondo De Mauro più del 50% degli italiani ha difficoltà a comprendere un testo scritto. Sul parlato non ci sono dati precisi, ma secondo l’ex Ministro dell’Istruzione (Governo Amato, 2000-2001) la situazione è altrettanto grave. Nella video intervista De Mauro diceva: “Tradizionalmente le classi dirigenti italiane, con qualche eccezione forte come Giolitti, si sono impegnate poco nel migliorare il funzionamento della scuola. La valutazione corretta è che uno sviluppo adeguato dell’istruzione mette in crisi la persistenza di questi gruppi stessi in posizione di potere”.

Sembra di poter raccogliere il filo di questo discorso leggendo i risultati di una ricerca pubblicata settimana scorsa da Eurostat sugli investimenti in cultura e istruzione. L’Italia è all’ultimo posto per la cultura (1,1% rispetto a un 2,7% europeo) e al penultimo per l’istruzione (8,5% contro un 10,9%).

Esiste una correlazione tra investimenti e capacità di comprendere parole e testi degli italiani? Ed esiste una correlazione tra partecipazione politica e grado di alfabetizzazione? Chi saranno i Parlamentari della nuova legislatura disposti a portare avanti e magari innalzare la proposta avanzata dal FAI durante la campagna elettorale “quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura”, per portare l’Italia al livello europeo?

Noi di @S28Media approfondiremo sicuramente l’argomento. Se hai link o video interessanti da condividere, lo spazio dei commenti è a tua disposizione: share your knowledge!

Update: il 18 e il 19 aprile a Firenze (via di Castello, 46) si svolgerà il convegno “Città d’Italia: ruolo e funzioni dei centri urbani nel processo postunitario di italianizzazione.
L’incontro è dedicato ai cinquant’anni del libro di De Mauro, Storia linguistica dell’Italia Unita”. Se partecipi al convegno e giri un video non dimenticare di segnalarcelo, lo convideremo qui sui Studio28 Tv.